Pietro Longhi - La Toeletta |
Le Hameau de la Reine
lunedì 15 gennaio 2024
L'arte profumatoria italiana nel XVIII secolo
giovedì 19 gennaio 2023
Maria Antonietta e i suoi figli nel dipinto di Madame Vigée Le Brun
Alla pittrice fu offerta la cifra colossale di 18.000 livres (circa 180.000 euro odierne) ma ella avrebbe dovuto attenersi ad alcune istruzioni. L'opera avrebbe dovuto essere monumentale e avrebbe dovuto rappresentare la sovrana, nei suoi appartamenti, con i suoi bambini, al fine di testimoniare la solidità della corona e di illustrare un ideale di virtù domestica.
L'elaborazione del dipinto non fu senza problematiche perché la pittrice inizialmente non aveva idea di come disporre la composizione e impiegò ben due anni per completare quello che è considerato il suo capolavoro.
martedì 6 dicembre 2022
La prima rappresentazione di un Albero di Natale
La piccola incisione realizzata da Joseph Kellner negli anni '80 del Settecento e conservata presso la Collezione Grafica Statale di Monaco di Baviera, mostra una famiglia agiata nel giorno di Natale. In un angolo della stanza c'è un albero che ad un esame più attento risulta essere un fascio di rami di bosso. I rami sono decorati con gli "Springerle", biscotti tipici della Germania del sud, a base di anice, con delle mele e con l'immagine di un angelo illuminato dalle candele.
La descrizione rilasciata dalla Palatina è perfettamente in linea con tutti gli elementi raffigurati nell'incisione di Kellner che ad oggi è la prima rappresentazione che si conosca di un albero di Natale.
martedì 29 novembre 2022
Unseen Versailles
"I luoghi che una volta la conobbero, la conoscono da sempre. A Versailles, dove una domenica pomeriggio andammo a vedere i giochi delle grandi fontane, sentimmo ovunque la sua meravigliosa presenza. Camminava sorridente lungo la sala dei banchetti e lo scalone d'onore, e fuori sulle terrazze e accanto alle fontane. Stava in piedi, bianca di terrore, ma ancora tutta regina, sul balcone da cui, ottantasei anni fa, guardava la folla ululante e assassina. Ci ha preceduti, fuori dal grande cancello, prigioniera. Nessun'altra regina, nessuna amante reale, infesta così il grande palazzo... ma lei è lì, non per il potere della sua bellezza o sventura, ma per la grazia della sua penitenza." (Grace Greenwood, 21 novembre 1875, The New York Times)
Nelle immagini a seguire alcune fotografie di Deborah Turbeville celebre per il romanticismo e per le atmosfere inquietanti dei suoi scatti.
Alla fine degli anni'70 la fotografa viveva a Parigi e avrebbe voluto curare un servizio di moda all'interno del castello di Versailles ma le fu rifiutato l'accesso. Fortunatamente, grazie a Jacqueline Kennedy, sua amica e ammiratrice, le fu concesso il permesso di scattare delle foto durante la ristrutturazione del castello. La Turbeville trascorse l'intero inverno a Versailles e ciò che ne trasse fu una serie di immagini spettrali, eleganti, nebulose, immerse in una atmosfera decadente ed onirica.
La fotografa privilegiò le stanze inutilizzate della reggia rimaste immutate, cospargendo i pavimenti di foglie autunnali per sottolinearne l'abbandono e l'incuria.
Nel 1981 la Turbeville presentò il suo lavoro nel libro "Unseen Versailles".
lunedì 14 novembre 2022
La contessa de Feuillide, la cugina "esotica" ed eccentrica di Jane Austen
Eliza Capot in una miniatura |
Eliza, nata Hancock, fu cugina di primo grado e più tardi cognata, della scrittrice. Si ritiene che sia stata fonte di ispirazione per una serie di opere della Austen, come Lady Susan (protagonista dell'omonimo romanzo epistolare) e Mary Crawford, tra i protagonisti principali di Mansfield Park.
Nata a Calcutta, da Tysoe Saul Hanchok un chirurgo che aveva seguito in India la Compagnia inglese delle Indie Orientali, e da Philadelphia Austen, sorella del reverendo George Austen, padre di Jane, Eliza si trasferì nel 1765 in Inghilterra con la famiglia e nel 1779 in Francia con la madre stabilendosi nella Parigi cosmopolita. Fu qui che Eliza incontrò il suo futuro marito Jean-François Capot de Feuillide, descritto come audace, accattivante e affascinante con la reputazione di essere uno degli uomini più belli del suo tempo. Quando Eliza lo incontrò, si era affermato come capitano del reggimento dei dragoni della regina autotitolandosi conte di Feuillide anche se non era conte ma semplicemente figlio di un avvocato di provincia ex sindaco di Nérac.
Eliza gli fu presentata come erede di incommensurabili ricchezze perché l'abile madre aveva fatto sapere in tutta Parigi che la ragazza era figlioccia di Lord Hastings, Governatore delle Indie, che qualcuno ancora oggi indica come il vero padre di Eliza.
Tysoe Saul Hancock ritratto con la moglie Philadelphia Austen, la piccola Eliza e la domestica indiana Clarinda in un dipinto di Sir Joshua Reynolds, 1763 |
Eppure, né Feuillide né Eliza erano nobili o ricchi come si pensava. Per quanto riguarda lo stato finanziario di Feuillide, quando suo padre morì nel 1779, non ricevette la quantità di terra o ricchezza prevista. Inoltre, la tenuta di 5.000 acri che possedeva era un'inutile palude che aveva acquisito a causa della posizione di suo padre nel dipartimento forestale. Per essere di qualche valore, doveva essere prosciugato e convertito in terreno agricolo e il conte non aveva i soldi necessari per portare a termine il compito a meno che non avesse sposato una ricca ereditiera, ed Eliza che aveva ricevuto in eredità dal padrino il generoso dono di 10.000 sterline, era la donna che faceva al caso suo.
giovedì 10 novembre 2022
La Rosa di Mittau
Questo dipinto di Jean-Charles Tardieu-Cochin intitolato "La Rosa di Mittau", oggi conservato presso il Museo di Versailles, fu realizzato nel 1816 in piena Restaurazione per commemorare un episodio avvenuto nel 1799 a Mittau, dove la famiglia reale si trovava in esilio.
Ma che cosa si intendeva per "rosière"?